Un progetto trasversale dove il jazz contemporaneo, la fusion e la black music si fondono in un unico linguaggio. Si presenta così Fly Down disco d’esordio del chitarrista Mariano Colombatti, pubblicato il 25 giugno 2019 dall’etichetta Emme Record Label. Completano la formazione attuale Marco Zago al pianoforte, tastiere, synth, Alberto Zuanon al contrabbasso e basso elettrico ed Alessandro Arcolin alla batteria: hanno partecipato alla realizzazione del disco anche Federico Cassandro alla batteria e la vocalist Valentina Frezza, presente solo nel brano Another Mistake. La band nasce nelle aule del conservatorio F. Venezze di Rovigo, originariamente come laboratorio di studio e composizione di musica inedita per poi trasformarsi, strada facendo, in un organico stabile. Un gruppo compatto, dunque, caratterizzato da una solida sezione ritmica, in cui la chitarra elettrica ed i synth, alternati a strumenti acustici, garantiscono un impatto forte ed immediato. Grazie a queste caratteristiche, la band padroneggia alla perfezione i nuovi linguaggi del jazz muovendosi in quel territorio ibrido dove la sperimentazione è il protagonista assoluto. Non a caso la band trae fonte di ispirazione dalla fusion degli anni ’70, nel senso più ampio del termine, toccando anche la black music con l’approccio armonico e interpretativo di matrice strettamente jazzistica. Tutto questo con uno sguardo verso la modernità, strizzando l’occhio a filoni che spaziano dall’hip hop, al neo soul, passando per l’r&b ed il progressive.
Tra i brani più rappresentativi del disco citiamo senza dubbio la title track Fly Down, che sintetizza alla perfezione l’unione tra la componente moderna più contaminata e la parte più mainstream di questo lavoro. Il brano è caratterizzato da un groove rilassato e morbido che, in un piacevole gioco di contrasti, diventa il terreno fertile per lo sviluppo delle armonie di chitarra e tastiera. Questi ultimi si alternano nella costruzione di soli dall’innato senso melodico che creano un dinamico crescendo verso il finale del pezzo. Inlays è invece il brano più elettrico, assimilabile alla fusion, in cui si fa un ampio uso di tastiere, sintetizzatori, basso elettrico e chitarre distorte: una composizione dinamica, vivace in cui jazz e rock si fondono alla perfezione in un vero e proprio passaggio verso la poetica musicale degli anni ’70. Per concludere il cerchio citiamo anche Redirect, senza dubbio uno dei brani più acustici del disco registrato con pianoforte a coda, contrabbasso, chitarra semiacustica. E’ senza dubbio la composizione che meglio rappresenta l’approccio della band verso il jazz contemporaneo e verso i nuovi linguaggi musicali tipici del ventunesimo secolo!
ANIMA JAZZ
Puntata n° 896 di Martedì 10 Dicembre 2019
ROMA IN JAZZ
Mariano Colombatti, Fly Down, Emme Record Label
JAZZ ITALIA
Fly Down: un disco di Mariano Colombatti – Emme Record Label
VICENZA SPORT
Intervista con il chitarrista Mariano Colombatti
MESCALINA
Fly Down: il disco d’esordio di Mariano Colombatti
JAZZ IN FAMILY
Passaggio radiofonico 26 giugno 2019
JAZZIT
Mariano Colombatti Quartet – Fly Down – Emme Record Label, 2019
ITALIA IN JAZZ
Recensione “Fly Down” di Mariano Colombatti
JAZZ AGENDA
Mariano Colombatti e il nuovo disco Fly Down: un progetto trasversale tra fusion e black music
MESCALINA (recensione)
Mariano Colombatti – Fly Down
JAZZIT (RECENSIONE)