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Un disco dai tratti onirici dove il jazz incontra la musica classica, contemporanea lasciando ampio spazio all’improvvisazione libera. Queste le caratteristiche del disco d’esordio del pianista Santiago Fernandez intitolato Imaginary Soundtrack in uscita il 19 marzo per l’etichetta Emme Record Label. Il quintetto è completato da Fabrizio Doberti alla batteria, Federico Campanello al contrabasso, Edoardo Ferri alla chitarra elettrica, Eros Terzuoli al sax tenore e Selene Zuppardo alla voce in qualità di special guest in due brani. Un album, dunque, che fonde diversi linguaggi con elementi provenienti dal mondo minimalista ed echi di matrice alt/post rock. Per questo motivo Imaginary Soundtrack rifiuta qualsiasi tipo di etichetta o catalogazione di genere, coniugando diversi commistione di vari mondi sonori sempre permeati da un’attenzione ed una ricerca verso un suono etereo, sognante, rarefatto. Una dimensione sonora fra il sospeso e l’altalenante, dove i cinque musicisti cercano costantemente, attraverso l’attenzione al dialogo e all’interplay, di traghettare ogni brano musicale attraverso rotte sorprendenti ed inaspettate.

Come scrive lo sesso Santiago Fernandez nelle note di copertina del disco: “Ogni essere vivente ha una sua “colonna sonora interiore” che lo accompagna nella sua vita e nella sua ricerca esistenziale, che si tratti di un brano musicale che abbiamo ascoltato in un momento specifico, o un intero album che ci ricorda uno sguardo, un incontro, un periodo di successo o fallimento. Imaginary Soundtrack vuole essere testimone di tutto questo: dubbi, segreti, ansie, ricordi, momenti di gioia e momenti dolorosi che ogni esistenza porta dentro di sé, a partire dalla mia e da quelle delle persone che mi/ci circondano. Ogni momento vissuto corrisponde a un suono, a un pensiero musicale che riporta puntualmente il nostro mondo interiore alle sensazioni provate, come se ci proiettassimo su un grande schermo. I sette brani qui presentati sono quindi un’eco, una mappa di quello che è il mio mondo interiore, vissuto con incredibili compagni di vita, tra cui i musicisti che hanno suonato con me in questo album! Questo mondo interiore, però, sente il bisogno di essere ulteriormente condiviso con quante più persone possibili, così da favorire la condivisione di idee”.