Un progetto ricco di contaminazioni, aperto alla musica moderna che non tradisce mai la sua vera essenza mediterranea. Si presenta così Kaleido disco d’esordio della band calabrese Hydra Quintet, pubblicato il 16 febbraio 2018 dall’etichetta Emme Record Label. La formazione nasce nel 2016 durante la permanenza al Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza ed è composta da Erica Gagliardi alla voce, Francesco Caligiuri al sax baritono, soprano e clarinetto basso, Giuseppe Santelli al pianoforte, Daniele Nicoletti al basso elettrico e Alessio Sisca alla batteria. Un quintetto formato da giovani musicisti tutti provenienti da diverse esperienze musicali che hanno dato vita ad un progetto a dieci mani, dove ognuno ha inserito una parte di sé e la propria idea di composizione. Il risultato è un disco che, come suggerisce la parola Kaleido, è composto da diverse sfaccettature, proprio come un caleidoscopio o un’immagine che riproposta da punti diversi cambia la sua forma, ma non la sostanza. Non a caso l’Hydra, un mostro acquatico a tre teste della mitologia greca, rappresenta appieno le menti compositive della band e allo stesso tempo il mare che bagna la Calabria, terra di grandi tradizioni musicali. Tutto questo si riflette nei brani che mantengono una matrice mediterranea che a volte si tinge di connotati orientaleggianti, a volte vola verso il latin jazz, altre volte ancora sfocia verso l’improvvisazione pura.
Tra i brani più rappresentativi del disco c’è senza dubbio For Michael, track che porta la firma del pianista Giuseppe Santelli, dedicata al maestro Michael Camilo, dove si percepisce un’influenza latino americana molto marcata che ben si sposa con il mood della band. Il pezzo è inizialmente caratterizzato da andamento molto ritmato, dove spiccano pianoforte e basso, da un tema molto melodico in cui la voce diventa parte solista, e da incastri ritmici da sempre prerogativa dei brani di Camilo. Schneider’s Mood, composizione di Daniele Nicoletti, è un brano che si avvicina molto alla cultura popolare calabrese e che si inserisce bene in un contesto di contaminazione multiculturale. In questa composizione il Mediterraneo e la tradizione del profondo Sud italiano si sposano alla perfezione con il jazz, con l’improvvisazione, senza perdere lirismo e dando importanza alla composizione vera e propria. L’Oracolo di Francesco Caliguri è invece un brano dai diversi connotati che inizialmente mostra la preparazione classica del compositore, mentre in un secondo momento dà sfogo ad un potente groove di basso, subito dopo ad un andamento swing incalzante e infine in un solo di sassofono incandescente che fa da preludio al ritorno verso il tema iniziale. Un brano che come gli altri spiega bene i mille volti degli Hydra Quintet che, come un mostro mitologico a più teste, esplorano con curiosità diversi mondi e culture così lontane e così vicine al tempo stesso.
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Hydra Quintet: “Kaleido” [Emme Record Label, 2018]
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