The Prophecy è il Disco d’esordio della pianista Giulia Facco. Con lei Davide Tardozzi (chitarra), Riccardo Di Vinci (contrabbasso), Enrico Smiderle (batteria), Mirko Cisilino (tromba).
The Prophecy di GIULIA FACCO è un disco strettamente legato al jazz modale e al blues, ma in una rivisitazione personale, che risente delle influenze di compositori quali Wayne Shorter, Thelonious Monk, Horace Silver ed Enrico Pieranunzi. L’obiettivo di questo progetto è quello di mescolare echi tradizionali ad elementi moderni, mantenendo un’energia ritmica costante che accompagna l’ascoltatore in un viaggio sonoro dalle sfumature oniriche.
Ascoltando l’album ci si rende da subito conto del feeling tra i cinque giovani musicisti, dovuto sia alle molteplici esperienze musicali in comune, ma evidentemente trainato da una forte amicizia e affetto tra i componenti del Quintetto. Giulia, da brava leader non tende mai a sovrastare i 4 componenti della band, al contrario regala loro grandi spazi.
Sette brani più una gost track regalano all’ascoltatore un’ora di buonissimo Jazz in cui alle improvvisazioni di Giulia si alternano quelle del trombettista Mirco Cisilino, e del chitarrista Davide Tardozzi. Convincente anche la ritmica di Riccardo Di Vinci al contrabbasso e Enrico Smiderle alla batteria (bel solo in Take me A-Waine). Tra i brani più interessanti oltre a “The Prophecy”, sicuramente le bellissime ballad “Promenade” e “Miles Away”.
“Ogni brano di questo disco è un’espressione musicale di alcune vicende personali: ho provato a tradurle così, cercando di mantenere vive quelle emozioni che mi hanno spinto a sedermi al piano, scegliendo, come linee guida della mia estetica musicale, semplicità e spontaneità”. (Giulia Facco).
Rassegna stampa:
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Questo disco è il frutto di un lavoro di quattro anni in cui ho scritto e sviluppato le mie composizioni…
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Ho scelto “The Prophecy “ perchè è uno dei primi brani jazz che ho scritto…