Si consiglia “ vivamente” a chi ama la chitarra e i grandi album ECM di un tempo”. #recensione
Cosentino, al suo terzo album da solista, interamente suonato con la chitarra acustica a corde metalliche (Breedlove OM-M de lux), dimostra di aver già uno stile dal tratto personale ed evoluto, oltre alle capacità dell’esperto leader; l’ascolto del suo nuovo lavoro sorprende infatti, per maturità, originalità e proposta musicale.
In questi ultimi anni la chitarra jazz italiana ha avuto un ricambio generazionale e qualitativo impressionante grazie al traino effettuato da grandi chitarristi come John Scofield, Bill Frisell e Pat Metheny, degni continuatori della scuola americana (Jim Hall e a salire Wes Montgomery, George Benson, Barney Kessel, Tal Farlow, Joe Pass, etc).
Pat Metheny in particolare è quello che ha avvicinato molti giovani al jazz, grazie alla trasversalità del suo stile sempre in evoluzione, nel quale la chitarra elettrica, quella synth e la chitarra acustica hanno avuto la stessa fondamentale importanza.
Il chitarrista italiano Filippo Cosentino (Alba 18 maggio 1983) nella presentazione del suo ultimo album L’ASTRONAUTA (dedicato alla figlia Prisca, “immaginata nel grembo materno come una astronauta che fluttua e gira su se stessa”) cita alcune recensioni che lo accostano in qualche modo al leggendario chitarrista del Missouri.