Stefano Maimone & Upset Strings #news
Esce oggi “Doctor Gradus ad Parnassum” il primo singolo di Stefano Maimone & Upset Strings tratto dall’Album “Chamber Music” prodotto dalla Emme Record Label. Ne abbiamo approfittato per fare quattro chiacchiere con Stefano Maimone, bassista, compositore e leader del progetto.
- Ciao Stefano, una scelta progettuale molto originale la tua, come nasce l’idea “Upset Strings”?
L’idea è nata da una mia necessità di approfondire un mondo, quello della musica classica, totalmente estraneo al mio strumento.
Sentivo che era arrivato il momento di aggiungere questo importante bagaglio musicale al mio percorso di studi sempre in evoluzione.
Inoltre era nato in me il bisogno di ascoltare e lavorare con una formazione diversa.
Nella maggior parte delle formazioni di stampo “jazzistico”, infatti, il più delle volte si lavora con i fiati.
Io volevo un ensemble che avesse un sound atipico e delle possibilità timbriche diverse da quelle a cui ero abituato.
- Quali le difficoltà maggiori nel coordinare artisticamente un progetto così ambizioso?
Le difficoltà principali le ho trovate più nel progettare il tutto che non nell’atto pratico.
Le idee erano tante e anche le possibilità sonore, per cui la sfida più grande per me è stata organizzare i pensieri in maniera organica e chiara.
Inoltre anche a livello stilistico non è stato semplice coniugare i due mondi di musica classica e jazz.
Però, una volta riuscito ad assemblare le idee in arrangiamenti precisi, quando mi sono trovato con i musicisti tutto è filato liscio.
Infatti, nonostante i loro background musicali diversi, si è subito creata una bella sintonia ed il lavoro si è svolto in maniera fluida.
- Chamber Music esce alla fine di un 2020 molto difficile per il mondo della musica, cosa ti aspetti dal 2021?
Si è stato un anno tremendo, ma personalmente mi ha dato anche molto tempo per studiare, meditare e maturare.
In realtà sono stato anche molto fortunato perchè in questi mesi ho avuto la possibilità di vivere alcune delle più belle esperienze musicali di sempre.
Quindi il 2020, nonostante tutto, a me ha portato molte soddisfazioni.
Sicuramente mi auguro che nel 2021 si possa tornare a vivere la musica in maniera spontanea e diretta, sia per quando riguarda il suonare insieme ad altri musicisti che per la presenza di un pubblico in sala.
La musica è scambio di energie ed un’esperienza umana collettiva, per questo spero davvero che nel 2021 si possa tornare a viverla così.
Io in ogni caso continuerò ad impegnarmi al massimo con la speranza di uscire da questo periodo tutti insieme.
- Se potessi scegliere un disco del passato dove avresti desiderato di suonare il tuo basso, quale sceglieresti?
Domanda impossibile. In realtà nessuno perchè i dischi che più adoro, mi piacciono proprio perchè ci sono quel suono e quell’alchimia che rendono il disco unico.
Quindi, in realtà, avrei voluto essere li quando lo registravano!
In quest’ottica sceglierei “8.30” dei Weather Report.
In attesa della release completa dell’album, godetevi in anteprima “Doctor Gradus ad Parnassum”, brano tratto dalla suite “Children’s corner” di Claude Debussy. “Stefano Maimone & Upset Strings” sono: Stefano Maimone – el. bass, Nicola Nieddu – violin, Sebastian Mannutza – violin, Francesca Fogli – viola, Antonio Cortesi – cello, Enrico Smiderle – drum