“Orizzonti racchiude le mie emozioni, le mie esperienze e le mie riflessioni su vari temi della vita: In questo disco ci sono brani più ritmati alternati a ballate emozionanti che parlano di amore, speranza, dolore e crescita personale! Spero che l’ascolto di questo disco possa portarvi un momento di gioia, conforto o riflessione e un ringraziamento va a tutti quelli che mi hanno supportato in questo percorso e spero che possiate apprezzare la musica che ho creato.” (Gianluca Caporale)
Tra i brani più rappresentativi del disco Orizzonti, la title track, ha senza dubbio un ruolo fondamentale perché rappresenta la crescita insita in ognuno di noi e l’orizzonte interiore che ci porta a crescere e ad avere una prospettiva visiva sempre diversa. Arcobaleno è invece una ballad dal sapore un po’ malinconico e riflessivo, scritto in un momento di quiete durante il periodo della pandemia. New York City è la composizione più vicina allo stile bebop che prende spunto da un viaggio avvenuto diversi anni fa e che racchiude in sé il fascino della Grande Mela. Blues for Joshua è un blues dedicato al grande Joshua Redman, sassofonista che ha lasciato una traccia importante, mentre Dreaming che vede la partecipazione di Alessandro di Bonaventura alla tromba e Sabatino di Donatantonio al trombone è la track che lascia più spazio al fraseggio tra i fiati premiando l’aspetto compositivo. Il dialogo fatto di botta e risposta tra la chitarra e il sax è invece il protagonista di Songs for my sons, brano che Caporale dedica ai figli e che descrive in maniera giocosa i piccoli litigi dei due bambini. Ciò che conta in ogni composizione è l’attenzione ai particolari e alla melodia, vero comun denominatore di questo progetto.