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Biography

Tratto da Musica Jazz, per Alceste Ayroldi:

«L’astronauta» rappresenta la tua natura di musicista: una fusione di jazz, rock, pop, blues. Sicuramente non è mainstream. Se tu dovessi presentare il tuo lavoro, come lo spiegheresti?

Penso sempre a delle immagini quando scrivo e/o lavoro ad una melodia che diventerà un mio brano originale: evoco colori, gusti, odori, immagini che hanno fatto e fanno parte dei miei interessi culturali e così, avendo avuto la fortuna di frequentare i repertori dei genieri musicali che bene hai individuato nella domanda, non devo per forza ragionare a compartimenti stagni; mi sento più libero di scrivere quello che sento e penso in un determinato momento. Inoltre fino a questo momento ho trovato che il mio modo di esprimermi passa dal suono acustico, sul quale ho lavorato molto nei primi due dischi e sul quale sto ancora lavorando, migliorando e perfezionando.

Decisi nel 2011 con «Lanes»di intraprendere la strada del sound acustico e cercai già all’epoca di tradurre in musica le mie esperienze musicali. I brani che ebbero più successo dal vivo furono LanesRiver Avon e Spring Mood, tutte composizioni nelle quali misi qualcosa della mia vita. Da lì ho iniziato a lavorare su «Human Being» che però, per come lo avevo pensato, non poteva essere un disco solista ma nel quale pensavo il trio come un piccolo ensemble che a seconda dei brani e delle atmosfere si ricomponeva sempre in formazioni diverse (così si ha il guitar trio classico ma anche trio chitarra batteria e sax, o chitarre e sax). Tutto questo per arrivare a scrivere L’astronauta, disco per il quale ho dedicato molto tempo alla composizione e ideazione delle melodie e dei colori, alle atmosfere da evocare in funzione di determinate immagini. Come avrebbero detto a metà Ottocento, scrivo «musica a programma», narrando con mezzi musicali immagini, storie e racconti. Alla fine di questi due lavori ho capito che quando scrivo non mi metto paletti ma penso a colori o se vogliamo a come colorare le melodie che scrivo. (Filippo Cosentino)